Colf e Badanti

ASSISTENZA DEDICATA PER L’ASSUNZIONE DI COLF E BADANTI

 

Che cosa fare per assumere una colf o l’assistente per una persona anziana o malata? E quanto costa?

ATC ti fornisce la dovuta consulenza e assistenza per tutte le pratiche necessarie (consulenza, pratiche assunzione, buste paga)

 

Assumere una colf o una badante significa diventare datori di lavoro; Ma rispettare diritti e doveri dell’una e dell’altra parte significa infilarsi in un ginepraio di leggi e leggine che potrebbero scoraggiare. Per prima cosa, bisogna capire per quanto tempo vogliamo assumere la colf o la badante. La legge, infatti, prevede pratiche più “agili” se pensiamo di aver bisogno di un aiuto sporadico e se l’ammontare del compenso non supera i 5000 euro netti l’anno.

 

Dal 10/07/2017 le famiglie hanno la possibilità di acquistare sull’apposito portale Inps il “Libretto di famiglia”.

Il Libretto di famiglia ha la stessa funzione dei vecchi voucher e cioè regolarizzare occasionali lavori domestici prestati a favore delle famiglie. Per ottenere il libretto le famiglie i prestatori devono registrarsi sul portale Inps appositamente creato oppure tramite call center.

Ogni libretto funge da prepagato e contiene dei titoli di pagamento del valore di 10 € l’uno utilizzabili per retribuire un’ora di lavoro di cui 2 € sono contributi in favore dell’Inps, Inail (e altri oneri) per cui il netto orario per il collaboratore sarà di 8 € (0,50 centesimi in più dei vecchi voucher).

 

Se il nostro collaboratore, invece, lavorerà per un lungo periodo e continuativamente, i voucher sono sconsigliati e bisogna optare per l’assunzione vera e propria. In questo caso, l’assunzione deve essere comunicata all’Inps entro la mezzanotte del giorno precedente a quello di inizio del rapporto di lavoro. Essa ha efficacia anche nei confronti del Ministero del lavoro, dell’INAIL, nonché della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo. La comunicazione di assunzione o le variazioni riguardanti il rapporto di lavoro domestico, devono avvenire esclusivamente tramite il Contact Center dell’INPS, fornendo telefonicamente i dati necessari oppure utilizzando l’apposita procedura Internet di compilazione e invio on-line del modello disponibile sul sito internet dell’Inps.  

Il datore di lavoro prima che inizi la prestazione di lavoro deve stipulare un contratto di lavoro su carta libera, nel quale si specificano tra le molte cose, le mansioni della persona, la categoria e livello di assunzione, quante ore lavora, il riposo settimanale, periodo di prova, se vive nella stessa casa del datore di lavoro, se il datore di lavoro è autosufficiente oppure no. Inoltre, se la persona assunta è extracomunitaria in regime di convivenza, bisogna anche informare le autorità di pubblica sicurezza entro le 48 ore.

Oltre che all’Inps, il datore deve iscrivere la collaboratrice alla Cassa colf e badanti, l’istituto che presta assistenza sanitaria integrativa. Poi, una volta iscritta anche sul sito Inps, l’istituto rilascia una ricevuta con un numero identificativo che sarà il riferimento per ogni pratica che riguarda quel rapporto di lavoro. Entro il 5 di ogni mese, poi, il datore è tenuto a consegnare la busta paga con il prospetto delle ore lavorate e i contributi trattenuti, redigendolo in doppia copia: una, infatti, sarà controfirmata dal dipendente. Da ricordare, ancora, che i pagamenti sopra i mille euro devono essere fatti con assegno o bonifico bancario per effetto della legge sulla tracciabilità.

 

Le scadenze

Da non dimenticare le scadenze importanti per il versamento dei contributi: sempre il 10 di aprile, luglio, ottobre e gennaio. Il datore di lavoro può scegliere due strade: impiegare il bollettino Mav inviato dall’Inps (che si paga anche in tabaccheria), ma che arriva senza il conteggio dei contributi alla Cassa colf e badanti e che vanno integrati, oppure, all’atto della stipula del contratto, il datore  rinuncia all’invio del Mav e integra nel compenso mensile la quota della Cassa colf.

Entro il 28 febbraio dell’anno successivo il datore di lavoro deve rilasciare la certificazione dei redditi (CUD o dichiarazione sostitutiva) erogati alla collaboratrice durante l’anno.

 

Risoluzione del rapporto di lavoro

Il datore deve dare preavviso della cessazione del rapporto di lavoro. In genere ci vogliono dagli otto ai 30 giorni, dipende dall’anzianità di servizio, dalle ore di lavoro.

 

Ma quanto costa?

La busta paga di una collaboratrice domestica o di una badante varia molto a seconda di orari, livelli di assunzione e anzianità lavorativa. Contattaci per avere maggiori informazioni.